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TEATRO ELISEO: Fresi, Pasotti, Placido e Ruffini nel "Sogno" firmato da Massimiliano Bruno


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  • Dove: Teatro Eliseo
  • Quando: dal 9 al 28 gennaio
  • Orari: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00, Primo sabato di programmazione doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00; mercoledì e domenica ore 17.00
  • Durata: 2 atti - 2 ore e 15 minuti (intervallo compreso)
  • Prezzi: da 20€ a 40€

Sogno di una notte di mezza estate 

di William Shakespeare 

Adattamento di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo

 e con 

Claudia Tosoni | Dario Tacconelli | Rosario Petix

Zep Ragone | Maurizio Lops | Tiziana Scrocca 

(compagnia formata da 14 attori) 

Coreografie Annalisa Aglioti

Regia Massimiliano Bruno 

Produzione L'ISOLA TROVATA

 Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia ... noi altro non v'offrimmo che un sogno

Un vero e proprio teorema sull'amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità all'interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano.

Quello che voglio da questo Sogno è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente. Puntellare con l'acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca. E così il nostro bosco sarà foresta, Patria randagia di zingari circensi e ambivalenti creature giocherellone, Puck diventerà un violinista che non sa suonare, Bottom un pagliaccio senza palcoscenico, Oberon un antesignano cripto-gay e Titania una ammaestratrice di bestie selvagge. L'intenzione è essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere, vivere nella verità del sogno tralasciando la ragione asettica e conformista. Un “Sogno di una notte di mezza estate” che diventa apolide e senza linguaggio codificato, semplici suoni e immagini che sono meravigliose memorie senza mai essere ricordi.